giovedì 13 dicembre 2012

Malattia e Fascie di Reperibilità - un pò di confusione-

Cosa deve fare il lavoratore quando è ammalato? 
Semplice penserete, curarsi per recuperare quanto prima.
Potrebbe essere la risposta esatta, ma non lo è.
Infatti il pubblico impiegato prima di ammalarsi, e durante lo stato debilitativo deve preoccuparsi di adempiere le rituali operazioni burocratiche.

Comunicare la malattia alla struttura di afferenza;
comunicare al medico curante lo stato di malattia, il quale dovrà comunicare all'INPS il certificato telematico ecc..

Ma soprattutto vigilare prestando la dovuta attenzione allo squillo di citofono o campanello durante le famigerate fasce orarie di REPERIBILITA' 

09.00-13.00 e 15.00-18.00
Va bene, siamo consapevoli, rispettosi delle regole e conformi alle disposizioni impartite, infatti tutti conosciamo a memoria il testo dell'OdS n. 44 del 01/02/2010 che richiamando il DPCM 18.12.09, n.206 precisa proprio quanto in esso prescritto.

Il punto è se il lavoratore rispetta le regole, cioè si attiene rigidamente al rispetto delle fasce di reperibilità, ed è invece il medico fiscale ad arrivare oltre l'orario prescritto e non ci trova (cosa che si evince dalla documentazione che lo stesso lascia nella buca postale indicandone l'ora di arrivo, es.18.10), per quale motivo l'Amministrazione chieda comunque al lavoratore con lettera personale e raccomandata di voler comunque giustificare, motivondone la mancata reperibilità?

Sembra paradossale, che sia il lavoratore a doversi giustificare e non il medico fiscale a motivarne il ritardo.

Non è uno spreco di risorse, umane e materiali quello che si fà?
Si impegnano colleghe e colleghi dell'ufficio personale per la redazione di avvisi da inviare ad altrettanti colleghi per domandare: "Perchè alle ore 18.10 del giorno x non ti sei reso reperibile al medico fiscale quando la norma fissa che fino alle ore 18.00 devi farti trovare nel luogo dove hai dichiarato di trovarti per il tuo stato di malattia?"

E' questo forse essere efficienti? Non credo proprio. 
Questa posizione, non ha nulla di quanto prescritto dalle norme in materia di efficacia efficienza e buon andamento della Pubblica Amministrazione. 

Osservate che confusione ancora regna in materia:


Visite fiscali: orari e regole












mercoledì 5 dicembre 2012

Quale futoro per il nostro salario accessorio? II Parte


"....Per il sindacato, per la Flc Cgil dellUniversità Federico II e per i colleghi dellAteneo, lattuale struttura e la composizione quantitativa del salario accessorio, giunta ai minimi storici per effetto di una successione interminabile di norme limitative della contrattazione salariale e non solo, costituisce base intangibile, non ulteriormente sacrificabile..." 

La preoccupazione sollevata nel post del 27 novembre u.s  trova una ferma risposta nel nostro comunicato FLC CGIL di seguito allegato.