venerdì 21 aprile 2017

Pensioni: parte campagna 'Prendi l'Ape sociale prima che voli'



Ape sociale

L'Anticipo pensionistico agevolato, a differenza dell'Ape volontaria, non comporta alcun onere per i lavoratori e le lavoratrici interessati ed è sostanzialmente una forma di flessibilità di uscita dal lavoro, ma non è generalizzata.
Le platee coinvolte sono sostanzialmente divise in due tronconi, fermo restando, per entrambi, il requisito anagrafico di 63 anni entro il 2017.

·         Il primo investe coloro che risultano disoccupati e senza ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi, i lavoratori o lavoratrici che assistono da almeno 6 mesi coniuge, genitore o figlio/a conviventi in condizione di handicap grave e gli invalidi civili, con un grado di invalidità pari o superiore al 74%. Per tutti, oltre al requisito anagrafico di 63 anni, è necessario aver maturato 30 anni di versamenti contributivi.

·         Il secondo filone comprende, invece, lavoratori e lavoratrici che svolgono attività gravose e pesanti, quali sono al momento, per quanto riguarda la nostra categoria: infermieri e ostetriche ospedalieri adibiti a turni, addetti alla cura e assistenza di persone non autosufficienti, insegnanti dei nidi e delle scuole di infanzia e operatori ecologici. In questi casi, però, oltre ai 63 anni di età, bisogna aver maturato 36 anni di anzianità contributiva, di cui 6, in via continuativa, in una di queste attività.


Le specificità sono tali da rendere molto complicata l'operazione. Da qui la campagna di informazione dell'Inca Cgil perché le lavoratrici e i lavoratori interessati possano rivolgersi fin da subito alle strutture territoriali del patronato della Cgil per avere tutte le informazioni necessarie. Altre informazioni su www.inca.it



giovedì 20 aprile 2017

Bonus Nido 2017: nel 2017 le famiglie che iscrivono i figli all’asilo nido riceveranno un contributo mensile per un totale di 1.000 euro l’anno.

Il Bonus Nido INPS è il contributo da 1.000 euro destinato alle famiglie che iscrivono i loro figli agli asilo nido pubblici o privati. La misura consiste in un buono di mille euro su base annua, erogato direttamente al genitore richiedente con cadenza mensile per undici mensilità (circa 90,9€ al mese), per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati di ciascun bimbo nato o adottato dal 1° gennaio 2016 in poi (previa presentazione di idonea documentazione). Bonus erogabile per un massimo di un triennio.

Chi può richiedere i 1.000 euro?

La Legge di Bilancio (art. 1, co 355 della legge 232/2016) e il (DPCM 17 Febbraio 2017 che reca le modalità attuative per l'erogazione del buono) stabilisce che possono richiedere il Bonus Nido tutte quelle famiglie che:

·         hanno un figlio nato dal 1° gennaio 2016;
·         lo iscrivono ad un asilo nido.

Tra i requisiti del Bonus Nido non figura il limite ISEE, quindi possono farne richiesta tutte le famiglie indipendentemente dalla soglia di reddito il beneficio viene erogato secondo l'ordine di presentazione telematica delle domande.

Possono richiedere il bonus anche le famiglie nelle quali c’è un bambino al di sotto dei tre anni affetto da una malattia che gli impedisce di frequentare il nido. In questo caso, i 1.000€ sono spendibili per garantire assistenza a domicilio al bambino affetto da patologia cronica.

Come fare la domanda?


L’INPS non ha ancora emanato istruzioni operative per l’invio della domanda per il Bonus Nido, probabile quindi che la presentazione della domanda andrà fatta in modalità telematica collegandosi al sito INPS ed accedendo all’area personale utilizzando il PIN INPS dispositivo. Per richiedere il PIN dispositivo collegarsi a…