“Colui che mente a se stesso e dà ascolto alla propria menzogna arriva al punto di non saper distinguere la verità né dentro se stesso, né intorno a sé e, quindi, perde il rispetto per se stesso e per gli altri.” Fëdor Dostoevskij
giovedì 26 novembre 2015
Corso di Formazione Obbligatoria: "Codice di comportamento dell'Università degli Studi di Napoli Federico II"
Corso di Formazione Obbligatoria:
"Codice di comportamento dell'Università degli Studi di Napoli Federico II"
Il corso è fruibile dal 1 dicembre 2015
accedere all'area riservata poi "newpol"
oppure al sito www.newpol.unina.it;
martedì 24 novembre 2015
Fatti e notizie comparto università relative alla settimana 16-22 novembre.
Il segretario generale della FLC CGIL
ha scritto una lettera
sui motivi della manifestazione
del 28 novembre 2015 a Roma e sulla necessità di non mancare a
questo appuntamento. Contratto, risorse e investimenti nei settori della
conoscenza, contrasto a leggi inaccettabili, prospettive verso un referendum
abrogativo delle parti più insidiose della legge 107/15 e, in assenza di
risposte, verso uno sciopero delle categorie pubbliche, questi i temi trattati
da Domenico Pantaleo.
Con lo slogan “Pubblico6Tu,
ContrattoSubito”, migliaia di lavoratori da tutto il paese
sfileranno da Piazza della Repubblica, dove alle ore 12 è previsto il
concentramento, fino a Piazza Venezia nelle cui vicinanze sarà allestito il
palco per i comizi. Scarica
la locandina.
Il
TAR Lazio cassa il regolamento ASN nella parte in cui richiede la maggioranza
qualificata dei 4/5
Con sentenza del 3
novembre 2015, la Sezione terza bis del TAR Lazio ha ritenuto illegittima la
previsione – contenuta nel DPR 222/2011 – che richiedeva per l’abilitazione di
un candidato la maggioranza qualificata dei 4/5 dei commissari, ritenendo
sufficiente la maggioranza semplice
La febbre è alta e
sale ancora. In meno di un mese, sono state approvate da dipartimenti, senati
accademici e assemblee di ateneo ben 84
mozioni in 37 diversi atenei che, da diverse angolazioni,
contestano la politica universitaria del governo sul blocco degli scatti
stipendiali, ma anche sul diritto allo studio, le limitazioni al turn-over (con
le ricadute sul precariato), i tagli al fondo di finanziamento ordinario, e
l’uso della retorica della premialità come paravento per un ridimensionamento
selettivo del sistema dell’istruzione universitaria.
L’Italia è ultima in
Europa per numero di laureati, è il penultimo Paese dell’Ocse quanto a
finanziamenti all’istruzione terziaria, detiene il record di Neet tra i 16 e 29 anni e, dulcis in fundo, dal 2003 a oggi ha visto il crollo
delle immatricolazioni: da 338mila a 260mila.
«L’applicazione della riforma “… è stata realizzata a costo zero, o
meglio ancora in un lungo periodo di continua erosione – ma è un eufemismo –
delle risorse finanziarie a disposizione, considerando che in base a dati della
Ragioneria dello Stato il comparto universitario è l’unico che ha realmente
tagliato la spesa nell’ultimo quinquennio. Le Università vivono nella storia e nel loro
attraversamento hanno dimostrato che la scienza è per l’uomo e per lo sviluppo
dell’umanità; perché continuare a non vedere tutto questo e a indebolire
l’unico vero motore di ripresa del nostro Paese?»
A conclusione
dell’adunanza dell’11 novembre 2015, il
Consiglio Universitario Nazionale raccomanda alla Signora Ministra “di
sospendere le procedure della VQR, in accordo con le
osservazioni che la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane avanza
dallo scorso luglio”.
lunedì 23 novembre 2015
Manifestazione 28 novembre: le ragioni per essere in piazza a Roma
Lettera di Domenico Pantaleo alle lavoratrici e ai lavoratori di scuola, università, ricerca, alta formazione artistica e musicale e degli altri settori dei servizi pubblici.
Il segretario generale della FLC CGIL ha scritto una lettera sui motivi della manifestazione del 28 novembre 2015 a Roma e sulla necessità di non mancare a questo appuntamento.
Contratto, risorse e investimenti nei settori della conoscenza, contrasto a leggi inaccettabili, prospettive verso un referendum abrogativo delle parti più insidiose della legge 107/15 e, in assenza di risposte, verso uno sciopero delle categorie pubbliche, questi i temi trattati da Domenico Pantaleo.
Con lo slogan “Pubblico6Tu, ContrattoSubito”, migliaia di lavoratori da tutto il paese sfileranno da Piazza della Repubblica, dove alle ore 12 è previsto il concentramento, fino a Piazza Venezia nelle cui vicinanze sarà allestito il palco per i comizi. Scarica la locandina.
Contratto, risorse e investimenti nei settori della conoscenza, contrasto a leggi inaccettabili, prospettive verso un referendum abrogativo delle parti più insidiose della legge 107/15 e, in assenza di risposte, verso uno sciopero delle categorie pubbliche, questi i temi trattati da Domenico Pantaleo.
Con lo slogan “Pubblico6Tu, ContrattoSubito”, migliaia di lavoratori da tutto il paese sfileranno da Piazza della Repubblica, dove alle ore 12 è previsto il concentramento, fino a Piazza Venezia nelle cui vicinanze sarà allestito il palco per i comizi. Scarica la locandina.
martedì 17 novembre 2015
U-news_Flc-CGIL-Campania n.03 sett. dal 09 al 15 novembre 2015
Fatti e notizie comparto università relative alla settimana 09-15 novembre.
Con lo slogan “Pubblico6Tu, ContrattoSubito”, oltre
20 sigle in rappresentanza di scuola, sanità, funzioni centrali, servizi
pubblici locali, sicurezza e soccorso, università, ricerca, afam e
privato sociale, manifesteranno sabato 28 novembre in piazza Madonna di Loreto a Roma. Migliaia di lavoratori da tutto il paese sfileranno
da Piazza della Repubblica, dove alle ore 12 è previsto il
concentramento, fino a Piazza Venezia nelle cui vicinanze sarà allestito
il palco per i comizi.
Il documento “Non per cassa ma per equità”, contenente le proposte
normative elaborate dall’INPS e consegnate al Governo nel giugno 2015
sul sistema pensionistico.
I 300 milioni stanziati nella legge di Stabilità bastano solo per
l'indennità di vacanza. I rilievi della Corte. Non aiutano i nuovi
comparti. Audizione del Presidente della Corte dei conti Raffaele
Squitieri - Sezioni riunite in sede di controllo - presso le Commissioni
bilancio riunite del Senato della Repubblica e della Camera dei
Deputati. A pag.17 paragrafo 11 della relazione l’analisi su “la spesa per il pubblico impiego”
Frugando tra le pagine della relazione che accompagna la legge di
stabilità, si apprende che il ministero che subirà più tagli sarà
proprio il MIUR
Da alcuni mesi, assegniste/i di ricerca, dottorande/i e borsiste/i stanno combattendo un’appassionata battaglia per il riconoscimento di una forma di sostegno al reddito
nel momento in cui un contratto arriva a scadenza senza essere
rinnovato. Si tratta infatti di figure che, pur rappresentando una
componente importante per il lavoro di didattica e di ricerca negli
atenei e pur versando contributi previdenziali, sono state escluse dalla
possibilità di accedere all’indennità di disoccupazione prevista per i
collaboratori coordinati e continuativi e a progetto (DIS-COLL).
La legge di stabilità, sulla quale abbiamo espresso un giudizio netto, deve essere cambiata. La FLC CGIL propone alcuni emendamenti che si integrano con le fondamentali richieste avanzate
dalla nostra Confederazione. Risorse per le istituzioni della
conoscenza, sblocco della contrattazione collettiva, sblocco del turn
over per tutto il personale, reclutamento e stabilizzazioni le priorità.
In particolare gli emendamenti sul diritto allo studio universitario,
il reclutamento, il dottorato di ricerca sono condivisi da altri movimenti e associazioni.
In questi anni l'insufficienza del diritto allo studio, il blocco del
turn-over e il definanziamento del sistema hanno prodotto la
precarizzazione della ricerca e della docenza, l'invecchiamento del
corpo docente, la restrizione dell'offerta didattica e, di fatto,
incoraggiato l'adozione del numero programmato per i corsi di laurea.
Tutti fattori che hanno concorso ad un drammatico calo di studenti;
all'espulsione di quasi 50.000 precari della ricerca dal sistema
universitario negli ultimi dieci anni; ad un crescente fenomeno di
migrazione intellettuale, ad una progressiva divaricazione tra aree
geografiche a cui si accompagna la penalizzazione di interi settori
disciplinari.
giovedì 12 novembre 2015
28 novembre manifestazione nazionale di tutti i settori dei servizi pubblici
COMUNICATO STAMPA DELLE FEDERAZIONI DEI SETTORI E SERVIZI PUBBLICI DI
CGIL CISL UIL CONFSAL GILDA
12 novembre 2015 - “Retribuzione, innovazione, professionalità,
qualità e produttività per i cittadini” i lavoratori di tutti i servizi
pubblici del paese saranno in piazza insieme alle federazioni sindacali
di Cgil, Cisl, Uil, Confsal e Gilda per chiedere al Governo, dopo sei
anni di attesa e due rinnovi persi, un contratto vero per gli oltre 3
milioni di lavoratori pubblici. Ma anche per dare voce al disagio dei
700 mila addetti di terzo settore e privato sociale.CGIL CISL UIL CONFSAL GILDA
Con lo slogan “Pubblico6Tu, ContrattoSubito”, oltre 20 sigle in rappresentanza di scuola, sanità, funzioni centrali, servizi pubblici locali, sicurezza e soccorso, università, ricerca, afam e privato sociale, manifesteranno sabato 28 novembre in piazza Madonna di Loreto a Roma. Migliaia di lavoratori da tutto il paese sfileranno da Piazza della Repubblica, dove alle ore 12 è previsto il concentramento, fino a Piazza Venezia nelle cui vicinanze sarà allestito il palco per i comizi.
“Manderemo un messaggio forte a questo Governo: se davvero vuol cambiare il paese non può lasciare i settori e servizi pubblici a un destino di abbandono. Scuola, salute, conoscenza, sicurezza, prevenzione, welfare, integrazione, sostegno alle persone e alle imprese: servono investimenti in ricerca, innovazione e competenze per rimettere in moto la più grande azienda del paese. Solo attraverso il contratto, e non con le imposizioni legislative, si produce il vero cambiamento: vogliamo risposte sulle risorse per i contratti e liberare dai vincoli la contrattazione decentrata, la sola via per migliorare l’organizzazione del lavoro e la qualità dei servizi pubblici, nell’interesse generale di lavoratori e cittadini”.
I sindacati puntano il dito contro l’aumento “mancia” previsto da una legge di Stabilità “che per i lavoratori pubblici opera scelte sbagliate, così come i provvedimenti del governo sulla scuola e sulla Pa: tante norme e poca attenzione al lavoro di chi ogni giorno, con impegno e fatica, è in prima linea per dare un buon servizio alle comunità. Zero considerazione, zero formazione, zero partecipazione e zero contratti. Il tutto senza risposte né per i precari né per l’occupazione, viste le nuove intollerabili misure che bloccano il turn over”.
Per i sindacati “il contratto da rinnovare subito è un diritto delle lavoratrici e dei lavoratori, come la garanzia di servizi nuovi, avanzati e veloci lo è dei cittadini. La sola via è riaprire la contrattazione, per questo saremo in piazza a Roma il 28 novembre. E non ci fermeremo finchè non avremo le risposte che i lavoratori e il Paese si aspettano e meritano”.
lunedì 2 novembre 2015
Una legge di stabilità che va nella direzione sbagliata.
Primo commento della FLC delle norme per i settori della conoscenza. Risorse insufficienti per il rinnovo del CCNL, blocco della contrattazione decentrata e spot per i settori della conoscenza. Serve cambiare segno alla manovra e al modello di sviluppo dell'Italia. Noi siamo in campo. Il testo del Disegno di Legge e delle relazioni illustrativa e tecnica sono disponibili a questo link.
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