mercoledì 26 novembre 2014

12 dicembre 2014, Uno Sciopero che Unisce


Unire il mondo del lavoro
questo l’obiettivo dello sciopero generale proclamato da CGIL e UIL.

Lo sciopero generale proclamato da CGIL e UIL per il 12 dicembre 2014 è la risposta alle politiche fallimentari del Governo che stanno scaricando i costi della crisi sui lavoratori, i pensionati, le nuove generazioni e la parte più debole del Paese.
Il Jobs Act e la legge di stabilità 2015 sono i segnali più evidenti della subalternità del Governo alla Confindustria e ai poteri forti. Si vuole cancellare la funzione del sindacato, nei settori pubblici e nei settori privati, per indebolire i diritti dei lavoratori e ridurre ulteriormente i salari. 
Le manifestazioni del 25 ottobre e dell’8 novembre scorsi hanno evidenziato come il lavoro e il suo valore debbono tornare ad essere centrali per dare risposte alla domanda di cambiamento che emerge dal Paese.

Senza il radicale cambiamento delle politiche economiche e sociali del Governo non si potranno rinnovare i contratti pubblici e non ci sarà una vera riforma delle pubbliche amministrazioni. Il decreto e il disegno di legge delega sulla pubblica amministrazione mortificano il lavoro pubblico e intendono rilegificare i rapporti di lavoro.
La cancellazione di fato del contratto nazionale, la forte limitazione della contrattazione nei luoghi di lavoro, insieme al blocco degli scatti di anzianità nell’università, sono gli strumenti con i quali si intende programmare nei settori pubblici il taglio dei salari nei prossimi anni.

Il rinnovo delle RSU previsto a marzo 2015 assume quindi la veste di un appuntamento di grande rilievo. Le RSU hanno un ruolo fondamentale per la difesa del CCNL e della contrattazione e sono un avamposto di democrazia nei posti di lavoro.

E’ inoltre indispensabile cancellare la legge Fornero sulle pensioni e dare una soluzione ai lavoratori coinvolti dalla quota 96. Ma la riuscita dello sciopero generale è fondamentale anche sul versante della qualità democratica che non può prescindere dal riconoscimento della funzione di rappresentanza dei corpi intermedi e dal valore del lavoro.

Per tutte queste ragioni occorre scioperare il 12 dicembre. Per unire il mondo del lavoro, lavoratori pubblici e privati, disoccupati e occupati, precari e lavoratori stabili, nord e sud, giovani e anziani. Questi sono gli obiettivi della CGIL e per questo non si può rispondere all’attacco alla dignità del lavoro pubblico e ai settori della conoscenza con uno sciopero del solo pubblico impiego! E’ una risposta sbagliata che anziché unire divide il mondo del lavoro e perciò risulta inefficace.
Ogni giorno decine di fabbriche chiudono, aumenta la disoccupazione e la povertà, a una intera generazione viene negato il diritto allo studio, al lavoro, al reddito e si allarga il divario tra nord e sud. In questa condizione di forte disagio sociale il Governo cerca di far passare nell’opinione pubblica l’idea che i lavoratori pubblici siano dei privilegiati per giustificare il mancato rinnovo del contratto. Unire in uno sciopero generale tutti i lavoratori non è un esercizio di protesta ma un modo concreto di rivendicare politiche di giustizia sociale senza mediazioni al ribasso.

Il 12 dicembre fermiamo le scuole pubbliche e private, le università, la ricerca, i conservatori, le accademie e la formazione professionale.

testo integrale: Flc CGIL

lunedì 24 novembre 2014

“Così non va!”. Il 12 dicembre 2014 sciopero generale CGIL e UIL.

Quattro i temi al centro dell'astensione dal lavoro proclamata dalle due confederazioni: riforma della pubblica amministrazione, jobs act, legge di stabilità e politica economica.

Dalla data inizialmente prevista del 5 dicembre lo Sciopero Generale è stato posticipato al 12 dicembre. E a scioperare insieme alla Cgil ci sarà anche la Uil. Lo slogan scelto dalle due Confederazioni è 'Così non va!' per esprimere contrarietà circa le scelte del governo e sostenere le proposte sindacali in merito alla riforma della Pubblica Amministrazione, Jobs Act, Legge di Stabilità e Politica economica.

L'astensione avrà durata pari all'intera giornata lavorativa per tutti i lavoratori pubblici e privati e l'organizzazione dello sciopero avrà carattere provinciale.


“Sui temi della legge di stabilità e del Jobs act abbiamo registrato una importante convergenza con la Uil e abbiamo convenuto di fare uno sciopero generale il 12 dicembre con manifestazioni territoriali, avendo fatto verifiche sulla data”. È quanto dichiarato dal Segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Nel suo intervento al XVI Congresso della UIL, Susanna Camusso ha poi aggiunto: “rassegnarsi ed aspettare non è la scelta che un sindacato può fare perché significherebbe essere parte del problema, invece noi siamo la soluzione”. La Cgil, ha proseguito Camusso “trova davvero irresponsabile che il governo sostenga e teorizzi che tutti i luoghi della mediazione sociali vanno cancellati” e rivolgendosi al Premier ha proseguito: “può stare sereno, non abbiamo il rimpianto della concertazione, oggi è meno comprensibile qual è la visione e il sogno del Paese” rispetto al '90, “ma questo non significa poter dire che non c'è un luogo dove si contratta con i sindacati. Contrattare è un temine nobile”. Infine, il Segretario Generale della Cgil ha concluso con un “arrivederci al 12 dicembre”.
Intanto la Cgil dopo la grande manifestazione del 25 ottobre si sta preparando allo sciopero generale con numerosi momenti di mobilitazione, anche unitari, promossi dalle categorie come la manifestazione del 5 novembre dei pensionati o quella dell'8 novembre promossa dalle categorie del Pubblico Impiego. La Fiom Cgil per lo sciopero generale dei metalmeccanici ha indetto una serie di manifestazioni: a Milano il 14 novembre, a Napoli il 21, a Cagliari il 25 e infine a Palermo il 27 novembre. La Filctem Cgil ha organizzato due assemblee dei quadri e delegati il 20 e il 26 novembre a Bologna e Napoli. Tra le proteste della Slc Cgil lo sciopero nazionale unitario dei lavoratori dei call center del 21 novembre, con manifestazione a Roma. La mobilitazione dei lavoratori delle costruzioni è stata indetta per giovedì 27 novembre, mentre i lavoratori del settore agroalimentare manifesteranno a Roma il 29 novembre.

giovedì 20 novembre 2014

Parcheggi - Avviso pubblico assegnazione posti auto/moto.

Presso le autorimesse di seguito elencate sono disponibili gratuitamente posti auto e moto riservati al personale tecnico-amministrativo di questa Università, in servizio nel centro storico:


  • Autorimessa di Palazzo degli Uffici di Via G.C. Cortese,29 posti auto 26, posti moto n.20;
  • Autorimessa di Via Porta di Massa,32 posti auto 56, posti moto n. 5;
  • Autorimessa di Via Marina,33 posti auto 21, posti moto n. 3.

Buoni pasto QUI! - Nota di chiarimento dell'Amministrazione -

In riscontro alla nostra richiesta di chiarimenti del 11 novembre u.s. in merito alla questione buoni pasto QUI! / REPAS, l'amministrazione con propria nota ha così risposto:
  • che la distribuzione dei Qui terminerà entro il 24 p.v.;
  • che sarà dato a tutto il personale entro fine anno comunicazione circa le nuove modalità di distribuzione dei buoni pasto;
Ciò che ancora non indica è la data in cui tale sistema entrerà in vigore, si rinvia genericamente al 2015. Consideriamo tale nota non completamente esaustiva, ma fornisce alcuni elementi di conoscenza, attendiamo fiduciosi.

giovedì 13 novembre 2014

Progressioni economiche orizzontali (PEO)

Nota Flc CGIL in riferimento alle Progressioni Economiche Orizzontali. Molte colleghe e colleghi continuano a chiederci quanto ancora debbono attendere per vedersi riconosciuto il diritto alla progressione orizzontale, che tra le altre cose, per effetto del blocco reiterato dei contratti ed ogni crescita stipendiale, non inciderà economicamente sullo stipendio dei beneficiari. L'attesa si protrae ormai da tempo ed è doveroso dare una risposta certa circa la tempistica per gli inquadramenti delle categorie B e C, e un calendario preciso per le prove che dovranno sostenere le categorie D e EP, anche per consentire a queste ultime categorie di avere un giusto periodo di tempo per la preparazione. 

Approvazione atti:
Cat.B
DG/2014/1682 del 03/12/2014 - Approvazione atti - Graduatorie (pubbl. il 03/12/2014)

Cat.C
DG/2014/1793 del 22/12/2014 - Approvazione atti - Graduatorie (pubbl. il 23/12/2014)

mercoledì 12 novembre 2014

Telelavoro a che punto siamo?

Una nota Flc CGIL con cui si sollecita il varo della commissione paritetica sul Telelavoro. Questa sarebbe una vera azione positiva volta a rimuovere le diseguaglianze che ostacolano donne e uomini alla piena partecipazione nel lavoro. Si introdurrebbe così una flessibilità che renderebbe compatibile esigenze professionali e familiari.  Già nel Comitato Pari Opportunità, della nostra Università, iniziammo ad elaborare e discutere di progetti di azioni positive basati sul telelavoro. Sarebbe davvero un traguardo importante per il nostro Ateneo ed un'opportunità per tante colleghe e colleghi.

martedì 11 novembre 2014

Buoni pasto - Qui! Ticket o Repas?

Nota Flc CGIL circa la  distribuzione dei  buoni pasto della società “Qui! Ticket” in sostituzione della “Repas”. Richiesta chiarimenti circa le nuove modalità di erogazione dei buoni pasto che avrebbero dovuto vedere avvio nel mese di febbraio c.a., siamo in attesa da tempo dell’emanazione “imminente” della relativa circolare.






lunedì 3 novembre 2014

Blocco del contratto e delle retribuzioni, tagli ai finanziamenti, organici ridotti e precariato a vita: la ricetta del governo per l’università

La Legge di stabilità che andrà in discussione in Parlamento nei prossimi giorni non solo non dà risposte alle emergenze degli Atenei, ma ne aggrava la situazione.

E’ inaccettabile il blocco, che dura ormai da sei anni, della contrattazione nazionale e che ha prodotto una perdita di 4200 euro medi, lordi, sugli stipendi del personale tecnico e amministrativo oltre alla proroga, a tutto il 2018, dell’indennità di vacanza contrattuale sugli stessi importi del 2009!

Bloccate, sempre da sei anni, le retribuzioni del personale docente!

Sono continui e devastanti gli interventi da più parti (MEF, Revisori dei Conti, Organi di governo degli Atenei) contro il salario accessorio e le sue modalità di utilizzo. Si è arrivati a chiedere migliaia e migliaia di euro indietro a lavoratori con un salario ridicolo e bloccato da sei anni.

Rimane il taglio di 170 milioni al Fondo di Finanziamento Ordinario, solo mitigato dai 150 milioni previsti dalla Legge di stabilità, ma che vanno sulla quota premiale, aumentando un divario determinato da ragioni geografiche più che di qualità, stante i criteri assolutamente discutibili utilizzati per individuare la cosiddetta “virtuosità” degli Atenei.

A questo si aggiunge il taglio lineare e consolidato nel tempo del FFO per 32 milioni nel 2015 e 34 nel 2016 alle spese per acquisto di beni e servizi.

La condizione ormai drammatica dei nostri atenei continuerà a produrre danni per primi agli studenti penalizzati anche dal collasso del diritto allo studio che rischia di subire un nuovo colpo con i tagli alle regioni. Allo stesso tempo mortifica il personale sia tecnico amministrativo che docente sempre più penalizzato da condizioni di lavoro in continuo peggioramento professionale e salariale.

Si conferma poi il blocco sostanziale del reclutamento che rappresenta forse la principale emergenza dei nostri atenei mentre sono ormai imminenti le scadenze di migliaia di assegni e contratti a termine a cause delle assurde norme previste dalla legge 240/10. E’ palesemente fallita la cosiddetta tenure track all’italiana e, come avevamo previsto, il ruolo del ricercatore è precarizzato a vita.
Si rafforzano quindi le ragioni della manifestazione nazionale unitaria dell'8 novembre a Roma a Piazza del Popolo (concentramento Piazza della Repubblica h 12.30) per rivendicare il diritto di oltre 3 milioni di lavoratori pubblici ad avere contratti di lavoro rinnovati, aumenti delle retribuzioni ferme da troppi anni ed il rilancio del reclutamento nei settori pubblici e della conoscenza.

La FLC CGIL si batterà per imporre nel dibattito parlamentare sulla Legge di stabilità la centralità del lavoro pubblico e dei sistemi della conoscenza come risorse strategiche per dare un futuro al nostro Paese.