martedì 30 settembre 2014

SBLOCCACONTRATTO FIRMA ANCHE TU - 8 Novembre manifestazione nazionale: le ragioni dell'Università

Per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, la giustizia fiscale e previdenziale, lo sblocco della contrattazione decentrata, la stabilizzazione dei precari, il diritto allo studio.

L'attacco al pubblico impiego continua...
...il blocco contrattuale e degli scatti stipendiali anche al 2015.
...si confermano tutti i provvedimenti legislativi di questi ultimi anni volti a scaricare il peso della crisi economico-sociale del Paese in particolare sui lavoratori pubblici attraverso la loro “criminalizzazione” e la devastazione delle loro retribuzioni col blocco della contrattazione nazionale e integrativa e la ri-legificazione di importanti materie di contrattazione.
Sulle Università si continuano a produrre effetti devastanti:
...riordino della governance, con la legge 240/2010, in chiave segnatamente aziendalistica e privatistica.

Saremo in piazza contro queste scelte e per:
  1. il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro e lo sblocco degli scatti stipendiali;
  2. lo sblocco della contrattazione decentrata e il ripristino delle materie di contrattazione integrativa, il ripristino del salario accessorio;
  3. una seria riforma della Pubblica Amministrazione, che non si attua certamente attraverso tagli lineari di spesa, mancato turnover, mobilità esasperata e possibilità di demansionamento;
  4. un vero diritto allo studio, rimuovendo ogni impedimento di carattere economico alla possibilità per chiunque di accedere ai gradi più alti della formazione come invece non più garantito dalla normativa vigente che “strizza l’occhio” ad una Università di élite con una selezione a monte di carattere classista;
  5. garantire la stabilizzazione dei precari con contratti di vario tipo che svolgono in realtà ogni giorno le stesse attività del personale strutturato;
  6. una politica di investimenti e di rilancio del nostro sistema universitario massacrato da anni di attacchi.
Firma la petizione #sbloccacontrattostabilizzaprecari Università.

FONTE: Flc CGIL

martedì 16 settembre 2014

Si avvia la trattativa all’Aran per uniformare la normativa in tutto il pubblico impiego.

L’Aran ha convocato per giovedì 18 ottobre alle ore 11.00 tutti i sindacati rappresentativi delle diverse categorie del Pubblico Impiego e le Confederazioni per avviare la trattativa al fine di uniformare, in un Contratto Collettivo Nazionale Quadro  (CCNQ), tutta la materia delle assenze e dei permessi.
Questa convocazione recepisce le numerose sollecitazioni da parte del sindacato nei confronti del Dipartimento della Funzione Pubblica e fa seguito all’emanazione di un atto di indirizzo specifico emanato dal dipartimento della Funzione Pubblica per conto del Governo. Si ricorda che la FLC CGIL ha anche impugnato la recente circolare dello stesso dipartimento della FP (circolare n. 2 del 17 febbraio 2014) che è intervenuta in maniera invasiva, e per molti aspetti inapplicabile e conflittuale, sulla materia delle visite specialistiche, esami diagnostici e terapie mettendo in discussione diritti contrattuali.
Nell’atto di indirizzo si sollecita l’Aran a pervenire alla stipula di ”uno o più CCNQ” che uniformi l’intera materia delle assenze in tutti i comparti pubblici, materia oggi regolata, in parte, nei CCNL specifici di ciascun comparto e, in parte, in diverse e recenti normative di legge e circolari dello stesso dipartimento della FP.
In particolare le materie che vengono poste al centro dell’attenzione e da regolare sono:
  • le assenze dei dipendenti pubblici per l’effettuazione di visite, terapie, prestazioni specialistiche o esami diagnostici;
  • le assenze per malattia conseguenti agli effetti delle terapie salvavita in caso di gravi patologie;
  • assenze per malattia del personale dirigenziale;
  • la convalescenza conseguente a “day hospital”;
  • i permessi per il diritto allo studio del personale con rapporto a tempo determinato;
  • contingentamento dei permessi su base oraria;
  • la disciplina del congedo parentale “ad ore” nelle pubbliche amministrazioni.