sabato 21 febbraio 2015

Forse non era chiaro? Ministero dell’Economia e Finanze: sbloccata la contrattazione integrativa

Mi preoccupa molto il fato che ad ogni provvedimento legislativo o atto amministrativo segua in maniera ricorrente una nota/circolare esplcativa su ciò che si è legiferato/disposto, del resto questa pratica è ormai divenuta ricorrente. Ad ogni modo il MEF ha dovuto chiarire e specificare con una circolare al Dipartimento del tesoro (un suo dipatmento) che non sono più bloccati i fondi per il trattamento accessorio, i trattamenti economici individuali, le progressioni di carriera, i passaggi tra le aree.

E, dunque, non è più operante neppure il blocco della contrattazione dei lavoratori pubblici.

"Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ragioneria Generale dello Stato (RGS), Ispettorato Generale per gli ordinamenti del personale e l’analisi dei costi del lavoro pubblico, rispondendo al Dipartimento del Tesoro Direzione VII Finanza e Privatizzazioni, che chiedeva chiarimenti circa l’applicabilità anche per l’anno 2015 delle disposizioni di blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali (art 9 comma 1, 2 21 del dl 78/10), ha emanato una nota datata 6 febbraio 2015 in cui si dice esplicitamente: dal 1 gennaio 2015 cessano gli effetti delle norme di contenimento delle spese del personale previste dal citato articolo 9. Si conferma quanto da noi già detto in un precedente comunicato subito dopo l'approvazione della Legge di stabilità 2015"...continua 

fonte: Flc CGIL

Assenze per visite mediche, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici: il punto della situazione

In attesa della definizione all'ARAN con le OO.SS. di un accordo complessivo sulla materia, è utile capire a che punto siamo, anche alla luce di quanto la Funzione Pubblica sostiene;
-i permessi retribuiti che la legge ha previsto per l’effettuazione di visite mediche, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici dovranno essere “computati (nell’accordo quadro da stipulare) nel limite massimo di comporto della malattia”. Dunque, a parere dello stesso ministero della Funzione Pubblica, è evidente che si tratta comunque di permessi dovuti, che gli stessi non possono rientrare nei limiti quantitativi dei permessi previsti dai singoli contratti di comparto per “motivi personali” né nei limiti dei permessi brevi perché si tratta di “permessi aggiuntivi” a cui si ha comunque diritto (“permesso giustificato” come afferma la stessa legge) e rientranti nel limite di comporto massimo della malattia-. Ossia come sostiene da tempo la Flc CGIL, vanno ricondotti sempre nel novero delle malattie.




RSU_2015 Commissione Disabili


martedì 17 febbraio 2015

COMMISSIONE DI GARANZIA_LEGGE SULLO SCIOPERO NEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI

Significativo intervento della commissione;
Con l'avvio del processo di privatizzazione delle aziende di diritto pubblico e, sopratutto l'intensificarsi dei sistemi di liberalizzazione delle attività' economiche, si è assistito ad una progressiva riorganizzazione dei processi produttivi dei servizi e ad una crescente esternalizzazione delle attività di pubblico interesse ad altri operatori economici. Quindi, con la delibera in esame la Commissione ha ritenuto che l'art. 13, comma 1, lettera h), della legge 146 del 1990, e successive modificazioni, vada inteso nel senso che la Commissione, previo accertamento delle relative responsabilità' in ordine all'insorgenza o aggravamento del conflitto, può' rivolgere la delibera di invito anche alle amministrazioni pubbliche che hanno affidato l'erogazione del servizio ad imprese solo formalmente distinte da esse e sulle quali esercitano un controllo diretto e penetrante.

Delibera n. 15/12



Monitoraggio contrattazione integrativa - ARAN -

Il rapporto annuale dell'ARAN sul monitoraggio della contrattazione integrativa mette in evidenza, non solo il contesto normativo in cui ci muoviamo, la sua complessità e rigidità economica/normativa, evidenziando altresì come, "Con la legge di stabilità 2015 (legge n. 190/2014) alcune limitazioni sono decadute ma rimane ancora il lungo blocco dei rinnovi contrattuali, elemento che ovviamente incide sulla negoziazione in sede decentrata, quantomeno limitando fortemente il ventaglio delle materie contrattabili e modificabili". 

Tuttavia si evidenzia come il nostro comparto quello universitario (paragrafo 5.8 dedicato alle Università)sia "relativamente dinamico nell’affrontare anche qualche questione non strettamente o direttamente a carattere economico, come per esempio le attività socio-assistenziali (tavola 14a). E’ pur vero, però, che tutto sembra ruotare, in una fase di blocco retributivo, nell’utilizzo delle diverse forme di incentivazione o indennità. Nel caso dell’università la caratteristica innovativa risiede nell’utilizzare anche istituti che hanno la caratteristica di “benefit” aziendale, una forma più duttile della pura e semplice retribuzione".

RSU_2015 Ferie


giovedì 5 febbraio 2015

RSU Federico II il Tribunale di Napoli ci dà ragione.


Avevamo ragione, se pur tardiva la sentenza restituisce valore e ruolo alla RSU, ai lavoratori. L'immobilismo in cui quel cartello ha tenuto in scacco tutta la RSU uscente, condizionandone ruolo e azione non potrà più avvenire. Oggi in prossimità di una nuova tornata elettorale per eleggere  la nuova assemblea (si vota dal 3 al 5 marzo 2015) questa sentenza, rimette al centro il ruolo fondamentale della RSU nei luoghi di lavoro.


Sentenza Tribunale di Napoli