venerdì 30 ottobre 2015

Mobilitazione unitaria contro la Legge di stabilità 2016

Per il rinnovo dei contratti nazionali, per lo sblocco dei fondi per la contrattazione integrativa, per lo sblocco del turn-over, per l’eliminazione del precariato, per risorse vere ai settori della conoscenza,  FLC CGIL, CISL UNIVERSITA’, CISL FIR e UIL RUA promuovono un periodo di iniziative per cambiare la Legge di stabilità.
Il lavoro nei settori dell’Università, deve essere adeguatamente valorizzato, dopo anni di blocco contrattuale e di incursioni legislative, garantendo che la professionalità dei lavoratori non sia svilita, ma legata strettamente alla missione delle Istituzioni in cui operano e la cui libertà e autonomia ha una garanzia costituzionale.
Dopo il provvedimento, emanato senza alcun confronto con le OO.SS. che ha stabilito tabelle di equiparazione tra i dipendenti delle pubbliche amministrazioni avendo come esclusivo riferimento l’inquadramento al ribasso in caso di mobilità intercompartimentale, con disconoscimento delle professionalità, azzeramento dei profili, sperequazioni e ingiustizie intollerabili nei nostri settori, l’attacco sferrato dal Governo ai lavoratori pubblici e alle loro rappresentanze trova conferma nel testo della Legge di Stabilità 2016.
Il Governo stanzia nella Legge di Stabilità una cifra risibile: una media di 7 euro a dipendente per il rinnovo del contratto nazionale scaduto da oltre 6 anni, una proposta irrispettosa dei lavoratori e della stessa sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco dei contratti.

A questo si aggiunge l’impossibilità prevista dalla Legge di stabilità di incrementare i fondi per il salario accessorio limitandoli al valore del 2015 ridotto in ragione dei cessati.


il 28 novembre manifestazione nazionale a Roma di tutte le categorie del Pubblico Impiego.

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