La Carta per i
diritti universali del lavoro è la riscrittura del diritto del lavoro in nome
di un principio di uguaglianza che travalichi le diverse forme e tipologie
nelle quali esso si è diversificato e frammentato negli anni. Tutta la Cgil è
impegnata in un grande confronto che mette al centro le tutele dei lavoratori,
in questi anni attaccate e indebolite da un pervicace processo di
destrutturazione. Le tutele di tutti, non solo dei subordinati pubblici e
privati; la Cgil parla anche a tutta la galassia dei lavoratori
parasubordinati, veri o finti autonomi, a professionisti e atipici, flessibili,
precari, discontinui.
La Cgil presenta dunque la Carta, un testo composto da 97 articoli, proponendo un progetto di una legge di iniziativa popolare, ovvero del nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori, che estenda diritti a chi non ne ha e li riscriva per tutti alla luce dei grandi cambiamenti di questi anni, rovesciando l’idea che sia l’impresa, il soggetto più forte, a determinare le condizioni di chi lavora, il soggetto più debole. E i diritti fondamentali sono variegati, vanno dal compenso equo e proporzionato alla libertà di espressione, dal diritto alla sicurezza al diritto al riposo, ma anche alle pari opportunità e alla formazione permanente, un aggiornamento costante di saperi e competenze. La ridefinizione dei principi universali, le norme legislative che diano efficacia generale alla contrattazione in base a regole di democrazia e rappresentanza valide per tutti, la riscrittura dei contratti di lavoro sono i tre pilastri della proposta di legge a sostegno della quale sarà avviata una raccolta di firme.
Intanto la Cgil ne discute con la propria base, in uno straordinario processo di confronto e consultazione con gli iscritti ai quali chiede di esprimersi sul progetto e ad esprimersi anche sull'abrogazione di specifiche norme in contrasto ai principi di tutela dei diritti universali, contenute in molte delle leggi sul lavoro approvate negli anni.
La Cgil non guarda indietro dunque, a stagioni ormai finite ma, con proposte precise e concrete, getta lo sguardo su un futuro in cui il nuovo modo di essere del lavoro non cancelli diritti e rispetto per i lavoratori.
Perché il lavoro continui ad essere un patrimonio di dignità.
Perché il lavoro continui ad essere un patrimonio di libertà.
Questi i principi cui si ispira il testo di legge di iniziativa popolare che sarà ora sottoposto alla consultazione e condivisione degli iscritti, ricorrendo a due quesiti:
La Cgil presenta dunque la Carta, un testo composto da 97 articoli, proponendo un progetto di una legge di iniziativa popolare, ovvero del nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori, che estenda diritti a chi non ne ha e li riscriva per tutti alla luce dei grandi cambiamenti di questi anni, rovesciando l’idea che sia l’impresa, il soggetto più forte, a determinare le condizioni di chi lavora, il soggetto più debole. E i diritti fondamentali sono variegati, vanno dal compenso equo e proporzionato alla libertà di espressione, dal diritto alla sicurezza al diritto al riposo, ma anche alle pari opportunità e alla formazione permanente, un aggiornamento costante di saperi e competenze. La ridefinizione dei principi universali, le norme legislative che diano efficacia generale alla contrattazione in base a regole di democrazia e rappresentanza valide per tutti, la riscrittura dei contratti di lavoro sono i tre pilastri della proposta di legge a sostegno della quale sarà avviata una raccolta di firme.
Intanto la Cgil ne discute con la propria base, in uno straordinario processo di confronto e consultazione con gli iscritti ai quali chiede di esprimersi sul progetto e ad esprimersi anche sull'abrogazione di specifiche norme in contrasto ai principi di tutela dei diritti universali, contenute in molte delle leggi sul lavoro approvate negli anni.
La Cgil non guarda indietro dunque, a stagioni ormai finite ma, con proposte precise e concrete, getta lo sguardo su un futuro in cui il nuovo modo di essere del lavoro non cancelli diritti e rispetto per i lavoratori.
Perché il lavoro continui ad essere un patrimonio di dignità.
Perché il lavoro continui ad essere un patrimonio di libertà.
Questi i principi cui si ispira il testo di legge di iniziativa popolare che sarà ora sottoposto alla consultazione e condivisione degli iscritti, ricorrendo a due quesiti:
- “Condividi obiettivi e gli indirizzi della proposta
presentata dalla Cgil del Disegno di legge di iniziativa popolare Carta
dei diritti universali del Lavoro, ovvero nuovo Statuto di tutte le
lavoratrici e lavoratori?";
- "Condividi la possibilità di sostenere, in
via eccezionale e straordinaria, la proposta di legge con specifici
quesiti referendari e dai mandato al Direttivo Nazionale della Cgil di
elaborarli, definendoli con propria proposta autonoma, in considerazione
del carattere universale e di rango costituzionale della proposta stessa
che inerisce ai diritti generali e fondamentali riferiti al lavoro?”.
per
approfondire: La Carta per i diritti universali del lavoro (testo integrale – commentario)
Per tutto quanto
sopra, le iscritte e gli iscritti alla Flc CGIL sono invitate a partecipare alla riunione di presentazione, discussione e consultazione
sulla “Carta per i diritti universali del lavoro”
mercoledì 09 marzo 2016 ore 15.00
presso la sede della Flc Cgil dell’Università degli
Studi di Napoli
via Leopoldo Rodinò (adiacenze Dipartimento di Scienze
Politiche)
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