martedì 28 ottobre 2014

Basta tagli alle Università - Il Consiglio Universitario Nazionale scrive a Matteo Renzi

Il CUN  scrive al Presidente del Consiglio perché non si intervenga ancora una volta tagliando risorse al sistema universitario. Sono infatti giorni che i mezzi di informazione riportano la notizia di un imminente, ulteriore riduzione al Fondo di finanziamento ordinario, già decurtato di quasi un miliardo di euro in pochi anni.
Scrive tra l’altro  il Consiglio Universitario Nazionale:
“Il numero dei professori universitari di ruolo è sceso da 37.200 nel 2008 a 29.500 nel 2013, con una diminuzione di ben il 21%, provocando una contestuale riduzione e precarizzazione delle attività didattiche e di ricerca, affidate anche a personale non di ruolo. Altrettanto rilevante è la flessione che ha interessato tutte le altre figure professionali operanti negli Atenei. Al decremento delle spese per il personale non è corrisposta d’altro canto, una maggiore disponibilità di bilancio per spese di investimento e funzionamento. ll Fondo di Finanziamento Ordinario è infatti passato nello stesso periodo da 7.351 a 6.544 milioni, con una diminuzione di ben 807 milioni.”
La lettera si conclude con l’auspicio che Scuola, Università e Ricerca siano considerate dal governo gli assi portanti per un futuro migliore, poste al centro delle scelte politiche e sostenute con risorse e riforme adeguate.

8 novembre 2014 manifestazione nazionale a Roma dei lavoratori dei servizi pubblici

Una grande manifestazione nazionale in difesa dei servizi pubblici e dei settori della conoscenza, l'unico argine a una crisi che impoverisce le persone e aumenta le diseguaglianze.
Le categorie dei comparti dei servizi pubblici, della conoscenza e della sicurezza e soccorso di Cgil, Cisl e Uil, per la prima volta insieme, chiamano a raccolta le lavoratrici e i lavoratori: il prossimo 8 novembre saremo in piazza a Roma, tutti insieme, per sfidare il Governo degli illusionismi e delle divisioni
per chiedere una vera riforma delle Pa, dei comparti della conoscenza, dei servizi pubblici.
E per rivendicare il diritto al contratto nazionale di lavoro tanto per i lavoratori pubblici quanto per quelli privati.
Cinque anni di tagli lineari forsennati, di blocco delle retribuzioni, oltre dieci di blocco del turn-over, un esercito di precari senza certezze e tutele, riforme fatte in fretta e male: il sistema è al collasso, mentre la spesa continua a crescere nonostante i tagli al welfare e il caro prezzo pagato dai dipendenti pubblici, oltre 8 miliardi di euro in 5 anni. Qui non è in gioco solo il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori, ma quello dell’intero Paese.
Come pensa il Governo Renzi di garantire salute, sicurezza e soccorso, istruzione, prevenzione, assistenza, previdenza, ricerca e sviluppo senza fare innovazione, senza investire nelle competenze, nella formazione, nel lavoro di qualità, senza aver messo in campo un progetto?
Per questo saremo in piazza l’8 novembre. Ma prima ancora saremo in tutti i posti di lavoro, in tutte le città e in tutti i territori per spiegare a lavoratori e cittadini una per una le bugie del Governo.
Una mobilitazione in difesa del diritto dei cittadini a servizi efficienti e a una migliore qualità del sistema di istruzione e ricerca, che per essere tali hanno bisogno di un adeguato finanziamento, adeguata formazione e adeguato salario per i lavoratori che li offrono.

Volantini: 1 e 2

venerdì 17 ottobre 2014

Iniziativa pubblica CGIL "Tempi Moderni art.18 legge di stabilità Jobs act" -Assemblea PTA -

In preparazione della manifestazione nazionale del 25 ottobre p.v. a Roma, il giorno 22 ottobre p.v. aula Pessina del Dipartimento di Giurisprudenza c.so Umberto I Università Federico II dalle ore 09.00 alle 13.00 si terrà l’iniziativa ASSEMBLEA denominata

“Tempi Moderni”



Contiamo sulla tua partecipazione

Il personale TA e Bibliotecario per  la partecipazione utilizzerà
dalle ore 09.00 alle ore 13.00
il codice giustificativo orario
cod. 18 -assemblea sindacale
(non soggetto a recupero – buono pasto si)

link all’iniziativa:

Bilancio Sociale di Ateneo - osservazioni -



Qualche hanno fa’ (non tanti per la verità) nel CPO (comitato pari opportunità) avviammo la discussione e iniziammo a lavorare affinché il nostro Ateneo lo adottasse. La redazione oggi è motivo di soddisfazione, rappresenta infatti "l'inizio verso la certificazione di un profilo etico, l'elemento che legittima il ruolo di un soggetto, non solo in termini strutturali ma soprattutto morali, agli occhi della comunità di riferimento, un momento per enfatizzare il proprio legame con il territorio, un'occasione per affermare il concetto di impresa come buon cittadino, cioè un soggetto economico che perseguendo il proprio interesse prevalente contribuisce a migliorare la qualità della vita dei membri della società in cui è inserito. La missione aziendale e la sua condivisione sono elementi importanti per ottenere il consenso della clientela, del proprio personale, dell'opinione pubblica".
Perché è proprio nella condivisione della missione, la partecipazione, la valorizzazione delle professionalità, il senso di comunità e di appartenenza, la sostenibilità ambientale, l'agevolare la creazione di un clima di collaborazione tra i colleghi, migliorare il benessere dell'ambiente di lavoro, migliorare l'efficienza dei processi lavorativi, migliorare le misure di sicurezza ecc., che si ottiene il consenso.
Fiduciosi che si faccia sul serio, e non sia solo l'ennesimo formalismo normativo a cui adempiere, auspico che venga somministrato successivamente all'adozione del primo bilancio sociale dell'Ateneo Federiciano un questionario che valuti nel merito le azioni adottate e d'indirizzo intrapreso. Per quanto concerne la somministrazione del questionario preventivo (fruibile nella piattaforma ESOL) non condivido la formulazione dei quesiti che invece di includere e rafforzare il senso di comunità li divarica anzi li tripartisce.

giovedì 2 ottobre 2014

CGIL CISL UIL sollecitano l’avvio delle procedure per le elezioni RSU

Le segreterie nazionali di CGIL, CISL e UIL hanno inviato al presidente dell'ARAN una lettera per chiedere l'avvio delle procedure per il rinnovo delle RSU in tutti i comparti pubblici.
Secondo la scadenza naturale, le prossime elezioni potrebbero tenersi fra marzo e aprile del 2015, prima è necessario sottoscrivere un accordo che fissi le date delle diverse scadenze che le precedono.