giovedì 16 luglio 2015

CCI 2015 a che punto siamo?

Con l’approssimarsi dell’incontro di contrattazione del prossimo 21 Luglio  il sindacato confederale informa i lavoratori dell’Ateneo fridericiano sullo stato dei lavori per la definizione del  CCI per l’anno 2015, che hanno avuto ufficialmente inizio con le riunioni del 22 giugno e del 06 luglio.
In occasione del primo incontro la delegazione di Parte Pubblica ha presentato una piattaforma contrattuale che, pur confermando gli istituti economici già definiti nei precedenti CCI e, naturalmente, l’I.M.A. (140,00 euro), è stata reputata  irricevibile (e non divulgata per evitarne una indesiderata enfatizzazione), perché recepisce in modo pedissequo gli indirizzi interpretativi governativi che hanno assestato un duro colpo alla contrattazione di secondo livello nel pubblico impiego.
Di fatto diventerebbero inesigibili le progressioni economiche orizzontali  (P.E.O.) precedentemente  sottoscritte ma non bandite, e le risorse relative non sarebbero  riutilizzabili per ulteriori progressioni, ma convertite in fondi  una tantum da destinare agli altri istituti della contrattazione. Inoltre le PEO relative all’anno 2015 sarebbero da espletarsi entro dicembre (pena la decadenza) con risorse insufficienti  ad assicurare un’adeguata copertura. 
Partendo da una valutazione fortemente critica rispetto alla proposta di Parte Pubblica, è stata avviata, in primo luogo,  con il contributo delle Segreterie Nazionali di CGIL,  CISL e UIL, un’analisi tecnica puntuale sulla costruzione dei fondi,   che riteniamo debbano essere finalizzati alle PEO 2015 e ad istituti economici che  consentano di recuperare il disagio derivante dalla sopraggiunta inesigibilità delle progressioni non bandite.
Nel contempo in ambito normativo vanno ridefiniti ed introdotti alcuni istituti quali, ad es. ferie, orario di servizio, pausa pranzo, permessi e congedi, mobilità del personale, formazione e  telelavoro.

Siamo, dunque, al lavoro per formulare in tempi brevi  una  piattaforma contrattuale da portare all’Assemblea della RSU,  per arricchirla dei contributi unitari che matureranno e che sottoporremo alla valutazione dei lavoratori tutti.

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