lunedì 7 maggio 2012

Due mesi di insopportabile attesa.

Oggi sono trascorsi due mesi dall'elezione della nuova RSU, una ricorrenza questa, vuota di iniziative e contenuti. Ricorrenza che ci rinnova l'idea dell'impossibilità di esercitare le sue funzioni di rappresentanza, imbrigliata nella questione di logiche di potere e di esercizio di funzionamento, maltrattando la volontà espressa con il voto del 6 e 7 marzo scorso dalle colleghe e colleghi di rilanciare il medello rappresentativo come prima istanza delle relazioni sindacali. Il prolungarsi e il dilatarsi dei tempi, relativi alla ripresa delle relazioni sindacali, le numerose domande che ancora oggi non trovano risposte (Fondo Comune di Ateneo, poche risorse da distribuire a detta di qualcuno, ma una vera e propria manna in tempi di ristrettezza economica e blocco dei contratti che da due anni ha impoverito i nostri già magri stipendi. L'incertezza per il futuro lovorativo per effetto del processo di ristrutturazione del modello organizzativo alla luce del nuovo Statuto di Ateneo, ecc.)   stanno accrescendo il malcontento e la sfiducia nei nostri confronti. Non c'è più tempo bisogna chiedere, come hanno già fatto le OO.SS. Flc Cgil Uil RUA Snals Csa Cisal Usb con il documento del 4 maggio ultimo scorso, la riapertura dei tavoli di contrattazione, attraverso un documento di quattro righe a firma di tutte quelle RSU che condividono questo percorso. Non lasciamo che l'inerzia incancrenisca la situazione, divenuta insopportabile e insostenibile.

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