In merito alle diffide che alcuni
stanno raccogliendo in relazione alla trattenuta del 2,5% a carico dei
lavoratori, prevista dalla legge 122/2010
che ha modificato il sistema di calcolo del TFS uniformandolo a quello
del TFR, riporto testualmente la nota MIUR che allego:
"... il MEF Dipartimento dell’Amministrazione Generale del Personale e dei
Servizi, con nota del 13 febbraio 2012, ha chiarito che le modalità di
calcolo del TFS non hanno subito, a decorrere dal 1° gennaio 2011,
alcuna variazione.
Peraltro, come è dato desumere dalle disposizioni
dell’INPDAP emanate con Circolare n. 17 dell’8 ottobre 2010 e dal
parere espresso dall’Ispettorato per la spesa sociale presso il
Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato per i dipendenti in
regime di TFR la retribuzione netta percepita resta immutata, in virtù
della considerazione che, per gli evocati dipendenti, la contribuzione
del 2,5% a carico del lavoratore non è dovuta..."
Inoltre giova ricordare che la sentenza del TAR di Reggio Calabria a cui si fà riferimento al fine di supportare l'azione intrapresa, ha accolto parzialmente il ricorso (infatti sentenza non definitiva), solo il
punto 4 mentre è stato oggetto di valutazione del predetto TAR mentre i restanti tre punti sono stati rimessi
alla decisione della Corte Costituzionale, per valutarne gli estremi di illeggimità costituzionale. Nulla in contrario alla raccolta delle diffide, ma mi sembra inopportuno chiedere di sottoscrivere le stessa ricordando che in questo modo si interrompe la prescrizione, ricordo a tutte le colleghe e i colleghi che la prescrizione in questa materie è quinquennale, quindi abbiamo tutto il tempo per approfondire la questione.
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