lunedì 7 maggio 2012

TFS-TFR: Atti di diffida alla cessazione del prelievo della ritenuta del 2,5%

In merito alle diffide che alcuni stanno raccogliendo in relazione alla trattenuta del 2,5% a carico dei lavoratori, prevista dalla legge 122/2010 che ha modificato il sistema di calcolo del TFS uniformandolo a quello del TFR, riporto testualmente la nota MIUR che allego:
"... il MEF Dipartimento dell’Amministrazione Generale del Personale e dei Servizi, con nota del 13 febbraio 2012, ha chiarito che le modalità di calcolo del TFS non hanno subito, a decorrere dal 1° gennaio 2011, alcuna variazione. Peraltro, come è dato desumere dalle disposizioni dell’INPDAP emanate con Circolare n. 17 dell’8 ottobre 2010 e dal parere espresso dall’Ispettorato per la spesa sociale presso il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato  per i dipendenti in regime di TFR la retribuzione netta percepita resta immutata, in virtù della considerazione che, per gli evocati dipendenti, la contribuzione del 2,5% a carico del lavoratore non è dovuta..."
Inoltre giova ricordare che la sentenza del TAR di Reggio Calabria a cui si fà riferimento al fine di supportare l'azione intrapresa, ha accolto parzialmente il ricorso (infatti sentenza non definitiva), solo il punto 4 mentre è stato oggetto di valutazione del predetto TAR mentre i restanti tre punti sono stati rimessi alla decisione della Corte Costituzionale, per valutarne gli estremi di illeggimità costituzionale. Nulla in contrario alla raccolta delle diffide, ma mi sembra inopportuno chiedere di sottoscrivere le stessa ricordando che in questo modo si interrompe la prescrizione, ricordo a tutte le colleghe e i colleghi che la prescrizione in questa materie è quinquennale, quindi abbiamo tutto il tempo per approfondire la questione.
 

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