Centinaia di lavoratici e lavoratori hanno chiesto oggi nell'assemblea programmata, il
rispetto dei loro diritti economici e non, invocando con fermezza
l'erogazione degli istituti contrattuali e il rispetto del C.I.
Le difficoltà che la RSU da anni incontra nell'esercizio delle sue prerogative, asservita a logiche
di organizzazione come grimaldello per esercitare qui e li atti di forza
e di resistenza, sono ormai impraticabili e desueti, infatti sono convinto che oggi più che ieri l'espressione
del voto che ha portato a questa RSU è sintomo della volontà di
cambiamento che le lavoratrici e lavoratori di questo Ateneo chiedono.
Non si è realizzato ancora del tutto il cambiamento richiesto ma si è arrivati ad
un passo da esso e credo inoltre che il voto per la maggior parte sia stato espressione di fiducia accordata non fondata su logiche di scambio,
come accadeva in passato, ma sull'onestà di tante colleghe e colleghi che si sono messe in
gioco proprio per contribuire a quel cambiamento. Infatti quello di
positivo che colgo nell'assemblea di oggi è lo spirito costruttivo e
voglia di partecipazione alla risoluzione dei problemi proprio per
testimoniare in una continuazione simbolica la voglia di cambiamento
richiesta.
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