lunedì 11 giugno 2012

Delirio estivo? O irraggionevole lucidità?

L'ultima uscita della CISL Università, comunicato del 10 giugno u.s., è la precisa copia di uno stravolgimento atmosferico che affligge le nostre terre. Il cielo cupo e velato di questi giorni sembra avvolgere le menti di questi sindacalisti dalla scolorita brillantezza e nervatura di grandi combattenti avvezzi alla conquista di risultati sociali ed economici di grande spessore. Non hanno sottoscritto gli accordi del 2010 e del 2011 quelli che secondo loro (la CISL) sono frutto di: “sindacalismo complice e sottomesso alla volontà del potere costituito”; sottoscrittori di “presunti accordi" senza verifica della loro reale consistenza positiva circa le ricadute che avranno sui lavoratori". Non mi addentro oltre la complessità del comunicato, troppo difficile per me che mastico sindacalismo di base e non avvezzo a tecnicismi. Ma parto da quanto riportato nella prima parte del corsivo virgolettato:
  • di quale potere costituito si parla? quello che si è coalizzato nella sottoscrizione di accordi nell'interesse dei lavoratori? e bene si, se quello è il potere costituito ha raggiunto un buon risultato.
  • il contesto; data la situazione politico-economica del 2010 e successiva (blocco dei contratti e della contrattazione), certamente quello non è il migliore contratto possibile (infatti i contratti sono sempre frutto di una mediazione) ma il miglior risultato raggiungibile.
  • se le ricadute sul personale degli effetti economici derivanti dalla sottoscrizzione dei contratti sono senza reale verifica (come essi scrivono), allora due sono le cose, o si è trattata di fortuna o di acutezza politica e strategica frutto di negoziazione serrata e mediata con la controparte, infatti gli effetti sono:
  1. mantenimento delle indennità per gravose articolazioni e turni ecc.;
  2. mantenimento dell'IMA (140,00 mensili);
  3. redistribuzione dell'indennità per il miglioramento dei servizi (indennità segreterie, biblioteche e uff. amministrazione centrale ecc) attraverso l'erogazione della produttività collettiva che ha redistribuito tutto il monte di salario accessorio ad esso finalizzato a tutti i destinatari, per una quota migliorativa perchè non più legata all'effettiva presenza ma al raggiungimento dell'obiettivo individuato.
  4. introduzione del primo capitolo dei servizi sociali come quello dei trasporti, che tanti benefici ha portato a centinaia di colleghe e colleghi che utilizzano i mezzi pubblici.
Io penso che tutto questo abbia portoato benefici a tante colleghe e colleghi, li abbia garantiti in una fase difficile come il contesto dell'epoca descritto, ma li garantirebbe sicuramente ancora data l'incertezza del futuro economico di questo paese.
Un pò di umiltà e ragionevolezza sarebbe un bel gesto di rispetto nei loro confronti.   

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